Annunciata oggi nel corso di una conferenza stampa dal Presidente del Miela Enzo D’Antona la nomina del nuovo Direttore artistico del Teatro Miela Bonawentura di Trieste. Massimo Navone. Regista e autore teatrale, radiofonico e televisivo, ideatore e organizzatore di progetti, eventi e rassegne multidisciplinari di spettacolo dal vivo, Navone è specializzato in formazione teatrale, è stato per un decennio direttore della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, dove è attualmente docente di recitazione e regia.

Formatosi alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano nei primi anni Ottanta, Navone ha studiato e in seguito collaborato con Maestri come Massimo Castri, Luca Ronconi e Dario Fo – con il quale ha sviluppato, tra il 2010 e il 2015, un importante progetto internazionale che ha coinvolto un centinaio di giovani artisti in percorsi di formazione, e produzione di spettacoli tra cui ‘Storia di Qu’, testo inedito di Fo, presentato al Piccolo Teatro Studio Melato con la partecipazione del Maestro.

Nei suoi quarant’anni di carriera ha diretto un centinaio di spettacoli collaborando con attori di diverse generazioni, tra questi Adriana Asti, Franco Branciaroli, Cochi Ponzoni, Antonio Albanese, Paolo Pierobon, Sergio Rubini, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Bui, Marina Massironi, Gene Gnocchi, Enzo Iacchetti, Corrado Nuzzo e Maria di Biase. È da segnalare l’ormai collaudato sodalizio con Enrico Bertolino, di cui è regista e coautore.

Molto attivo è stato il rapporto di Massimo Navone con il territorio regionale, a partire dalla collaborazione a Udine con il CSS-Teatro Stabile d’Innovazione del FVG per la regia degli spettacoli ‘La Guida’ di Botho Strauss (1987) e Mugik da Tolstoj (1988). Tra la fine degli anni Novanta e i primi anni del Duemila, Navone dirige importanti produzioni del festival Mittelfest di Cividale del Friuli, sotto l’allora direzione di Giorgio Pressburger, (tra questi “Trilogia di Belgrado” sul testo di Biljana Srbljanovic) dove ritorna anche in anni successivi, in particolare per portare al festival cividalese, dopo il debutto ad Avignone, uno spettacolo sul teatro di Dario Fo declinato sulle giovani generazioni di attori.

Recentemente, ha firmato l’adattamento e la regia de ‘L’isola degli idealisti’ di Scerbanenco per La Contrada – Teatro Stabile di Trieste e curato per Il Rossetti -Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, la messa in scena di Joyce di Mauro Covacich. Ha inoltre ideato e guidato un progetto su Dante Alighieri coinvolgendo 10 giovani artisti del territorio che ha visto uniti i teatri regionali: quelli cittadini (Teatro Miela e La Contrada) assieme a CSS-Udine e A.Artisti Associati di Gorizia.

È con il Teatro Miela (Bonawentura) che il regista sviluppa a Trieste la collaborazione più intensa a partire dal 2016 con il Jack London Tribute, e a seguire con 74 giorni sospesi dal diario di Ambrogio Fogar (2017), Mio padre votava Berlinguer di Pino Roveredo (2018), Adriatico Blues (2019), Sconcerto di Capodanno 2021 con Paolo Rossi, Pasolini on the road, da La lunga strada di sabbia di P.P.Pasolini (2022).

Massimo Navone mette adesso a disposizione del Teatro Miela in modo continuativo la sua lunga esperienza di ideatore e realizzatore di progetti teatrali e culturali, per dare alla già intensa e multiforme attività del Miela un contributo d’innovazione che da un lato valorizzi l’identità storica del teatro triestino come spazio alternativo ai teatri tradizionali, grazie alla sua vocazione per la contaminazione dei linguaggi espressivi, e dall’altro favorisca l’interazione costante tra protagonisti già affermati delle scene e attori e registi più giovani, anche nell’ottica di un importante passaggio generazionale. Dare impulso e trovare un palcoscenico per queste nuove voci della scena vuole essere tra le linee portanti di questa direzione artistica. La vocazione è quella di intercettare quanto di emergente c’è nel panorama artistico locale e nazionale, anche nel segno di una rottura dei recinti generazionali.

Ulteriore, importante filo conduttore della linea artistica, sarà l’attivazione di occasioni formative, per artisti e pubblico: dalla formazione specializzata e professionalizzante, all’incontro con gli spettatori e la proposta di attività laboratoriali che possano coinvolgere anche gli appassionati e non solo i professionisti, per creare una vera e propria comunità intorno al Teatro.

Tra le imminenti attività della programmazione, annunciata dea neo-Direttore Navone la ripresa dello spettacolo “Pasolini on the road”: dopo il debutto nel corso dell’estate al Museo Sartorio, lo spettacolo tratto dal lungo viaggio Pier Paolo Pasolini da Ventimiglia a Muggia e raccontato nel libro “La lunga strada di sabbia”, lo spettacolo andrà in scena il prossimo 8 novembre a Teatro Pasolini di Cervignano con replica nei giorni successivi al Teatro Miela. Domenica 30 ottobre, invece, l’anteprima della nuova programmazione della rassegna Pequod – Itinerari di letteratura e giornalismo su un tema di strettissima attualità: attesa ospite dell’appuntamento Le ragazze di Teheran (Teatro Miela ore 18.00) la giornalista e scrittrice Farian Sabahi. Editorialista de Il Corriere della Sera e la Stampa, oltre che autrice di “Noi donne di Teheran” e di “Storia dell’Iran 1890-2020”, Sabahi sarà intervistata da Enzo D’Antona.

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