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Mariella Magistri de Francesco
Presidente

CURRICULUM VITAE

Monica Goti
Vice-Presidente

CURRICULUM VITAE

Giovanni Barbo
Componente

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Guido Cassano
Componente

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Mila Lazić
Componente

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Franco Però
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Mariella Magistri de Francesco

È nata a Cave (Roma) il 23 febbraio 1949. Dirigente di Ragioneria del Ministero dell’Interno a riposo (1998/2006).
Dal 2006 al 2016 Assessore alle Finanze e Bilancio, Personale, Patrimonio, Affari Istituzionali, Affari Legali, Edilizia Scolastica e Servizi Tecnici, Controllo di Gestione della Provincia di Trieste.
Dal 1992 al 1998 Capo di Gabinetto della Prefettura di Trieste e Segretaria Amministrativa della “Commissione Trieste”, per la gestione dei fondi assegnati al Commissariato del Governo, ai sensi della l.c. 31/1 63 n.1 art. 70, c.d. “Fondo Trieste”.
Dal 1970 al 1981 in servizio presso le Prefetture di Vercelli, Udine, Trieste; incaricata della gestione dei capitoli di spesa relativi alla Polizia di Stato. Vicedirettore di Ragioneria (1970).

Giovanni Barbo

Nato a Trieste nel 1978, dopo aver ottenuto la maturità classica al Liceo Petrarca nel 1997, mi sono laureato nel 2004 con una tesi su Paul Thomas Anderson in Communication And Film Studies all’Anglia Polytechnic University di Cambridge e poi nuovamente nel 2006 con una tesi sulla rappresentazione della realtà nel cinema e nella narrativa americana indipendente in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Trieste. Dal 2004 collaboro con La Cappella Underground, della quale sono dipendente dal 2012, e ho avuto esperienze di collaborazione con I Mille Occhi e con FilMakers. Sono tra i fondatori della società di produzione Pilgrim, che ha realizzato documentari e lungometraggi premiati in festival di livello internazionale. Sono appassionato di musica – collaboro con il portale web www.metallus.it e con le riviste Classix e Classix Metal – e di narrativa – nel 2002 ho pubblicato con la casa editrice Excogita di Milano una raccolta di racconti dal titolo “Un grosso punto interrogativo sbiadito”.  

Guido Cassano

Dal 1999 lavora presso la Friuli Venezia Giulia Film Commission, struttura di cui è socio fondatore.

Ha conseguito a Los Angeles il diploma di Film Commissioner e la qualifica di “Member of AFCI” (Association Film Commissioners International).

È tra gli ideatori del FVG Film Fund, primo fondo alle riprese attivato in Italia.

In questi anni ha contribuito alla realizzazione – curandone la fase organizzativa e di location scouting – di film, fiction, documentari, cortometraggi e commercial.

Mila Lazić

Mila Lazić (Mìlena Lazić Reuschel), dopo gli studi di letteratura comparata all’Università di Zagabria, consegue la laurea di drammaturg presso l’Accademia di teatro, cinema, radio e TV all’Università di Belgrado. Trasferitasi a Trieste, si occupa dell’editoria e per alcuni anni collabora con AAC di Trieste e con la Biennale di Venezia (retrospettiva del cinema balcanico La meticcia di fuoco). È socia fondatrice (2001) dell’associazione culturale Anno uno e il Festival internazionale del cinema e delle arti I mille occhi. Nel 2006 crea il progetto Cinema con i giovani, con lo scopo di contribuire alla crescita personale degli adolescenti attraverso il linguaggio cinematografico. Tra 2007 e 2010 realizza diversi progetti tra cui “Scrivere per immagini” e produce quattro corti documentari approfondendo le tematiche socio culturali (Sotto lo stesso tetto; Fragili inganni; Ricostruire la torre; Sulla stessa barca).

Dopo anni del ‘digiuno’ teatrale, riprende brevemente la sua professione d’origine, con lo spettacolo Doktor Šuster di Dušan Kovačević, per il Teatro Stabile Rossetti di Trieste, Pane nostro e Breviario mediterraneo di Predrag Matvejević per Trieste Estate che riadatta per la mostra Nel mare dell’intimità.

Si occupa di creazione e programmazione di eventi e progetti culturali in senso lato.

Ha curato vari libri, come Mare inquieto di Helena Klakočar (Comunicarte, Trieste, 2011); Marc Scialom. Impasse du cinema: Esilio, memoria, utopia / Exil, memoire, utopie (Artdigiland, Dublino, 2012); Lettre a la prison de Marc Scialom: Le film manquant (Artdigiland, Dublino, 2013).

Ha conseguito Master in Counseling breve, modello ABC (Firenze, 2010), il diploma di Istruttore/Leader di Laughter Yoga (Zagabria, 2017) e Master Spécialiste en Sophrologie Caycédienne (Principauté d’Andorre, 2021).

Franco Però

Nasce a Trieste nel 1950. Dopo il diploma all’Accademia d’Arte Drammatica di Trieste, inizia l’apprendistato con  A.Trionfo, F.Enriquez, G.Wilson, G.Pressburger e G.Lavia,  del quale è assistente dal’80 all’83. Il suo interesse è immediatamente focalizzato alla drammaturgia contemporanea, straniera e  italiana: da Mamet (American Buffalo, prima regia e prima assoluta in Italia di un opera del drammaturgo statunitense) a Shepard, da Fugard a Enquist, da M.Walser a Norén, da Jovanovic a Crimp, ma a anche C.Bigagli,  (Piccoli equivoci, al Festival di Spoleto del 1986, Premio IDI), Vincenzo Cerami (da un laboratorio al Teatro DUE-Stabile di Parma nasce Ring sul mondo del pugilato, Teatro Valle, 2000), Enzo Siciliano ( Singoli, premio IDI 1989); l’interesse per il contemporaneo lo spinge poi a fondare la TEA (assieme a M.Venturiello, E.Pozzi, P.Maccarinelli, W.Le Moli, P.Villoresi, M.De Rossi) per dar vita al progetto ETI-Sala Umberto –stagione 2000/2001-, dove verranno presentati  in forma di mise en espace, spettacoli, letture e materiali video dei più interessanti, e per lo più poco conosciuti, autori e testi contemporanei. Progetto ripreso poi fino al 2005 al Teatro Festival Parma – di cui diviene socio -. Pur continuando a proporre autori contemporanei ( come Honour di J.Murray-Smith, l’adattamento del romanzo di P.Roveredo  Caracreatura o di Eclissi totale di P.Fontana), negli anni l’attenzione si sposta  tanto verso i classici contemporanei  (il Claudel di Partage de Midi, il Pirandello di Uno, nessuno, centomila, e soprattutto il Camus de Lo straniero: lo spettacolo allestito per la prima vota nel 2001 allo Stabile di Parma, dopo le tournée italiane viene invitato al Festival internazionale di Teheran  del 2001, dov’è premiato – la versione francese di questo spettacolo e quella del Pirandello saranno poi le occasioni per la collaborazione con lo svizzero Théatre Populaire Romand di La Chaux-de-Fonds dove sono allestite le versioni in francese ), e ancora  Beckett, con diverse messe in scena, a partire da  Senza voce, tra le voci racchiuse con me,  dalle opere brevi, per la compagnia Glauco Mauri, (premio della Critica 1991/92), quanto verso i classici tout court, tra gli altri: Goethe – Viaggio in Italia -, Marivaux – La mère confidente –, Goldoni – L’uomo prudente -. Affiancherà poi all’attività di regista quella dell’autore, tra le varie opere: in collaborazione con Renato Sarti scrive E’ vietato digiunare in spiaggia, sulla figura di Danilo Dolci (con cui apre la stagione 2007/2008 del Teatro Valle a Roma), con Sabrina Morena Il viaggio di Caterina (2010, Teatro Stabile FVG-Il Rossetti, Trieste). Presente in numerosi festival, da Spoleto alle Orestiadi di Gibellina, dai lontani Sant’Arcangelo  e  Italy in Houston (USA), dal  Mittelfest a quello di Asti Teatro, Borgio Verezzi o Taormina. Presente pure nel campo della lirica con regie delle opere di  Smetana, Puccini, Verdi, De Falla, Schönberg ai teatri La Fenice di Venezia, Verdi di Trieste, Regio di Parma.

 Dal 2008 è socio della Compagnia del Collettivo-Teatro Due, Fondazione Teatro Stabile di Parma.

Dal 2014 dirige il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia; incarico che viene rinnovato nell’ottobre del 2017 per un secondo triennio.  Durante questo periodo mette in scena lavori di: A.Schnitzler, F.Dürrenmatt, C.Goldoni, V.Hugo, H.Böll, J.Giraudoux.

Dal 2009 al 2014 è nel CdA del Teatro Miela-Coop.Bonawentura, e vi rientra, in qualità di Vicepresidente nel 2022.