DAL 20 DICEMBRE AL MAGAZZINO DELLE IDEE IN OCCASIONE  DELLA MOSTRA  “L’ITALIA E L’ALLIANCE GRAPHIQUE INTERNATIONALE. 25 GRAFICI DEL ’900” TRE DOCUMENTARI RACCONTANO ALTRETTANTI PROTAGONISTI ITALIANI DEL MONDO DEL DESIGN, DELLA GRAFICA E DELL’ESTETICA.
A CURA DI ERPAC IN COLLABORAZIONE CON ASSOCIAZIONE CASA DEL CINEMA DI TRIESTE


In arrivo dal 20 dicembre, al Magazzino delle idee di Trieste, tre proiezioni in concomitanza con la  mostra “L’Italia e l’Alliance Graphique Internationale. 25 grafici del ’900”, organizzata da ERPAC, Ente Regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia  (curata da Carlo Vinti,  con il team italiano di AGI condotto da Paolo Tassinari) e visitabile al  Magazzino delle Idee fino al 6 gennaio.
La rassegna video, a ingresso libero, è organizzata in collaborazione con l’Associazione Casa del cinema di Trieste,  si compone di tre documentari dedicati a protagonisti del mondo del design, della grafica, e dell’estetica.

Martedì 20 dicembre sarà proiettato il documentario autobiografico “Il treno di Sottsass” (Italia, 2017, 50’) di Valeria Parisi, in cui lo sconfinato universo creativo di Ettore Sottsass viene raccontato dall’artista stesso, dall’infanzia libera tra le montagne tirolesi, ai viaggi in America dove ha scoperto la cultura industriale, ai poeti della Beat Generation che lo hanno ispirato, agli anni in Olivetti.

A seguire martedì 27 dicembre sarà la volta di “Design is one: Lella & Massimo Vignelli” (USA, 2012, 80’) di Kathy Brew e Roberto Guerra, documentario sulla celebre coppia di designer italiani emigrati negli Stati Uniti nel 1965,e oggi conosciuta in tutto il mondo grazie al lavoro nell’ambito della grafica, del design, della comunicazione. La mappa della metropolitana di New York ha imposto il font  “Helvetica” in tutto il mondo e il loro lavoro ha segnato la storia di marchi  storici come Venini, Frau, Benetton, Knoll, Ford, American Airlines… Il documentario porta alla luce l’intelligenza, la creatività e l’umorismo della loro personalità e si avvale di preziosi materiali d’archivio e delle testimonianze di architetti come Richard Meier e Peter Eisenman, o di illustri  graphic designer come Milton Glaser, Michael Bierut, Jessica Helfand.

Infine il 3 gennaio il “nostro” “Ultra Dorfles” (Italia, 2018, 59’) di Gabriele Raimondi, in parte girato anche a Trieste, in cui si racconta la vita dell’eclettico  Gillo Dorfles, durata oltre un secolo: triestino di nascita e milanese d’adozione, primo interprete di mode e avanguardie che via via si sono succedute lungo tutto il Novecento fino al nuovo millennio. Una voce  critica della storia dell’Italia, in particolare delle sue espressioni culturali e del suo sviluppo sociale. È lo stesso Dorfles a raccontarsi attraverso alcune interviste, ricordando i suoi viaggi in Brasile e a New York alla scoperta delle architetture locali, i suoi rapporti privilegiati con i famosi intellettuali del tempo come Montale, Ungaretti, Svevo e Saba, il suo orientamento politico e le sue innumerevoli passioni: l’arte, l’estetica, la musica, la pittura, la poesia e la psicologia. Il lungometraggio racconta il grande critico anche attraverso le testimonianze di amici, colleghi e allievi, come i critici Lea Vergine, Vittorio Sgarbi, Vincenzo Trione e Luigi Sansone, il semiologo Ugo Volli, gli architetti Alessandro Mendini, Vittorio Gregotti e Mario Bellini, il filosofo Aldo Colonetti e lo storico d’arte Massimo Carboni, che svelano alcuni dei tanti aspetti dell’eclettico e geniale Gillo Dorfles: il docente universitario, l’artista, il musicista, il filosofo.

Per informazioni e prenotazioni: info@magazzinodelleidee.it; T 040 377 47 83

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