[:it]Castello di San Giusto, Bastione Rotondo – Martedì 11 luglio 2017 ore 21.30
Conservatorio G. Tartini di Trieste, Cineteca del Friuli e Casa del Cinema
presentano
Proiezione del film di Max Reinhardt (1914) Esecuzione dal vivo della colonna sonora, a cura della classe di composizione del Prof. Stefano Bellon. Musiche di: Silvio Bartoli, Stefano Bellon, Davide Coppola, Alberto Potente Ensemble di fiati del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Direttore: Alissia Venier
Le suggestioni del ‘silent movie’ musicato dal vivo tornano in scena nel segno di Max Reinhartd e della deliziosa pellicola “Eine venetianische Nacht”, che il registra tedesco realizzo’ dapprima per il teatro, in forma di pantomima, e di cui firmo’ poi la trasposizione cinematografica. Martedì 11 luglio alle 21.30 al Castello di San Giusto, Bastione Rotondo, nell’ambito di Trieste Estate 2017, riflettori dunque sulla proiezione del film con l’esecuzione dal vivo della colonna sonora a cura Ensemble di fiati del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste diretti da Alissia Venier. L’evento è a cura del Conservatorio Tartini di Trieste con la Cineteca del Friuli e Casa del Cinema, in programma musiche di Silvio Bartoli, Stefano Bellon, Davide Coppola e Alberto Potente. Si deve al M° Roberto Turrin, Direttore del Conservatorio Tartini, l’idea di avviare una collaborazione costante con Le Giornate del Cinema Muto – Pordenone Silent Film Festival – finalizzata alla realizzazione di colonne sonore originali concepite e prodotte dagli studenti del Conservatorio. L’esecuzione della partitura è stata composta da allievi iscritti alla classe di Composizione del professor Stefano Bellon e curata dalla classe di Musica d’Insieme per Strumenti a Fiato: sarà luogo d’incontro tra il mondo della formazione accademica e quello fattivo della produzione musicale odierna, mondi talvolta assai lontani. Concertazione e Direzione del lavoro sono assegnati agli allievi della classe di Direzione d’Orchestra, a sancire il carattere trasversale e collettivo dell’iniziativa. «Abbiamo realizzato una partitura inedita, di sensibilità neo-espressionista stilisticamente tipica degli anni in cui la pellicola fu prodotta – spiega il Direttore del Conservatorio Tartini Roberto Turrin – Coinvolgendo gli allievi nella realizzazione ed esecuzione delle partiture proseguiamo nella valorizzazione dei giovani talenti musicali del Friuli-Venezia Giulia e delle aree transfrontaliere, impegnati al Tartini fra studio e perfezionamento». “Eine venezianische Nacht” (Notti veneziane, 1914) è la rielaborazione cinematografica di una pantomima firmata dal grande regista teatrale tedesco Max Reinhardt che, girando dal vero in esterni e in interni, con felici intuizioni e sperimentazioni sottili, ha riprodotto anche per il grande schermo un’altrettanto affascinante Venezia “minore”.
Venetianische Nacht ebbe importanti riscontri soprattutto in America e deriva da una pantomima ricca di equivoci, un sogno sospeso tra tristezza, grottesco e farsesco, sullo sfondo della “commedia dell’arte”, con un personaggio, Pipistrello, che potrebbe essere arlecchino ma anche Charlot. I tre “atti” del film sono stati realizzati “on location”: con esterni realistici a partire dal campo antistante la prima stazione ferroviaria realizzata dagli austriaci, per arrivare al Ponte di Rialto, al sagrato di San Michele in Isola, a San Francesco del Deserto, ai tramonti in laguna, ai sottoportici, ai canali e ai campielli: una vera e autentica Venezia minore. E con interni che rivelano, dai riflessi sui vetri degli infissi, dal gioco delle ombre e dagli sbuffi di sole che sprizzano casualmente sulle scenografie, la loro costruzione estemporanea.[:]